
La Stazione Leopolda
La stazione Leopolda nacque nel 1844 come stazione della prima linea ferroviaria della Toscana Granducale che collegava le città di Firenze, Pisa e Livorno passando per Empoli e Pontedera. Il progetto fu appoggiato dal Granduca Leopoldo, monarca di idee liberali, fautore di opere pubbliche e affascinato dalle innovazioni, che vide di buon occhio il futuro collegamento tra Firenze e il porto di Livorno.

Itinerario di una giornata a Pisa
Uscendo dall’Hotel Moderno consiglio di incamminarsi verso destra seguendo le strade che portano alla Vecchia Stazione Leopolda, una delle prime stazione ferroviarie costruite in Italia, datata1844, voluta dal Granduca Leopoldo II di Toscana. Di Fronte alla Stazione Leopolda si erge la Fortezza Nuova o Giardino Scotto, nato come giradino della nobile Famiglia Scotto, ne sono parte integrante i resti della Cittadella Nuova o Fortezza Sangallo, prima fortificazione eretta dai fiorentini nel 1406 e poi rivisitata da Giuliano da Sangallo secondo le esigenze militari nel 1509.

Itinerario di mezza giornata a Pisa
Partendo dall’Albergo Moderno gli ospiti hanno l’opportunità di visitare in mezza giornata il centro storico di Pisa con molta facilità. L’itinerario che consigliamo per escurioni di mezza giornata è il seguente: uscendo dall’albergo si consiglia di incamminarsi verso la stazione ferroviaria e di prendere il viale di fronte alla suddetta fino ad arrivare in Corso Italia, da dove ha inizo la via dello shopping.

Il Duomo di Pisa
La cattedrale sorse a partire dal 1063 per celebrare la grande vittoria navale riportata dai pisani a Palermo contro i musulmani. Ne fu architetto Buscheto, fu consacrata nel 1118 da Gelasio II e fu ingrandita nel XII sec. da Rainaldo, cosa che si scorge con chiarezza poichè si può notare l’attacco diverso del marmo. Espressione del Romanico Pisano, l’intero corpo della struttura è percorso da archeggiature cieche che scompartiscono ritmicamente le superfici; la forma della cupola, di pianta ellittica, archiacuta, strozzata in alto da un bulbo, è musulmana. L’interno è a pianta basilicale con cinque navate e u profondo transetto, all’incrocio del quale si innalza la suddetta cupola. Le opere maggiori si concentrano nel presbiterio e nell’abside, dove si può ammirare il mosaico del catino absidale del 1301-1302 e il San Giovanni, ultima opera di Cimabue. Inoltre di grande interesse sono anche il Portale di San Ranieri, patrono della città, opera di Bonanno Pisano, e il Pulpito di Giovanni Pisano, scolpito nel 1302-1311, che raffigura scene del Nuovo Testamento.

Il Battistero di Pisa
Di ispirazione rinaldiana fu iniziato nel 1152 da Diotisalvi e completato in forme gotiche nel XII e XIV sec.; ha una base circolare ed è posizionato di fronte al Duomo, di cui, con le arcate dell’esterno, è un prolungamento decorativo e spirituale. La cupola è coperta da tegole rosse verso il mare e da lastre di piombo verso levante, cosa che ha scatenato tante teorie a riguardo, c’è chi dice che fu per una questione di denaro mancante, e chi sostiene che sia stato fatto appositamente per salvaguardare il tetto dal salmastro, in quanto la copertura in cotto è proprio nella parte orientata verso il mare. E’ il più grande battistero d’Italia, la sua circonferenza misura 107,24 m, per un’altezza di 54,86 m. All’interno è situato il famoso Pulpito di Nicola Pisano, che lo eseguì nel 1246 e che è diventato un’opera somma della cultura trecentesca. L’opera ha una struttura a base esagonale che non ha precedenti, sostenuta da sei colonne laterali, tre delle quali poggianti su leoni stilofori, ed una centrale con basamento scolpito con tre telamoni; ha il parapetto ornato da cinque pannelli a bassorilievo con scene della vita di Cristo.